lunedì 28 gennaio 2008

bidone

Vi siete mai chiesti come si sente un bidone della spazzatura? Ogni volta lo aprite e vi buttate ogni cosa di immondo, (da cui il termine immondizia ), come si sente quel secchio? E' il suo mestiere, potreste rispondere; anche questo é vero, ma periodicamente anche lui deve rimanere aperto e deve essere pulito e nettato, ( nettare: pulire, da cui nettezza urbana). Perché questo panegirico del bidone? A volte mi sento un bidone dove tutti, ma proprio tutti ci riversano il proprio schifo, le proprie brutture, i propri problemi, casini (finti, immaginari, reali, o che si sono creati da soli) e la ciliegina sulla torta, anzi sarebbe il caso di dire, la goccia che traboccare il vaso, pardon, il bidone è il TG. Non lo sopporto, soprattutto mentre mangio: A ME NON ME NE FREGA NIENTE CHI HA STUPRATO/AMMAZZATO/RAPINATO CHI! O meglio, a titolo di cronaca mi interessa, ma non reggo che ci si parli su, che si bagni il pane, che si faccia riferimento a particolati raccapriccianti, che si facciano voli pindarici sul tema. A volte il mondo già schifo, non c'é ne bisogno che lo sottolineano e lo scrivano in grassetto. Ma questa é appunto la goccia, poi ci sono i cari familiari e amici che non fanno che riversarti addosso, questo problema o quell'altro. Vi ascolto, ma a volte penso che assomigliate a dei polli allo spiedo che per essere buoni devono per forza essere girati nello stesso crogiolo. Vi potreste scuotere ogni tanto! Vi cacciate da soli e lo ripeto, da soli, in tutti i casini sentimentali, e non solo, poi questi non vi piacciono, (vorrei ben vedere!) ma non prendete soluzioni a riguardo. Sapete benissimo, però, esordire al telefono con un "sono triste". Ma vaffanculo! Tanto non è più una parolaccia. Se timidamente, volessi sfogarmi io, ve ne uscite con un "ma che c'entra?", "per te é diverso", "cosa vuoi capirne tu?" "ma tanto cosa vuoi che sia (per te)?"
Qualche estraneo potrebbe pensare che io sia circondata da una massa di imbecilli, ma poi parlando, scopro che tutti hanno i propri satelliti.

p.s.=non vi chiedo scusa per lo sfogo!

mercoledì 23 gennaio 2008

c'é pappà e pappa

una chicca: un giovane ha scritto su un documento il suo indirizzo
VIA GIOVANNI PAPPA' N.XXIII/1 che per gli alfabetizzati dovrebbe suonare così VIA PAPA GIOVANNI XXIII N.1! no comment

per la serie "Mariarosa"vi scrivo la ricetta del gateau di patate e carciofi: lessate le patate, schiacciatele, unite al composto un uovo, una noce di burro, del formaggio, insomma preparate una purea; tagliate un paio di carciofi a fette sottili e cucinateli con un po' d'olio, una spruzzatina di vino e cucinateli con un po' d'acqua, poi frullateli con un po' di latte o di panna, aggiustate entrambi gli impasti di sale e amalgamateli; imburrate una teglia versate il composto, cospargete il tutto col pangrattato e un filo d'olio; infornate il tutto per 20' a 180°.

martedì 22 gennaio 2008

quante cose sai far tu

Oggi è stata una giornata alla "Mariarosa", noto personaggio degli spot di un lievito del passato: prima ho cotto il pane, poi una tiella, poi i biscotti, adesso mi fa male la schiena. Chiarisco che non ho 80 anni né, purtroppo, un forno a legna, ma ogni tanto mi lancio in cicli culinari. A tal proposito, una mia collega sta raccogliendo da una ventina d'anni tutte le ricette, sue e delle ave che la circondano, in una vecchia agenda e ha scovato un libro antico sul pane e sui lieviti. La sua idea è di tramandare il ricettario a sua figlia, allegandole un DVD con se stessa, mentre prepara i piatti più difficili: un modo per star vicino alla ragazza anche dopo. Io per il momento ho solo un quaderno e le ricette portano i nomi di chi me le ha passate (es. i tartufi della signora, la pasta di Felice, ecc..) ma ho intenzione di mettere sul blog la ricetta del gateau di patate e carciofi, di cui vi ho parlato a dicembre.
Mark, fai sogni d'oro stanotte!

lunedì 21 gennaio 2008

popò

a grande richiesta torno a parlare della mia gastroenterite: il mio lettore sta ancora ridendo! La notte della Befana l'abbiamo passata in bagno sino alle due; per fortuna la vasca da bagno e il water sono vicini, perché avevo ogni orifizio impegnato ad espellere qualcosa di liquido contemporaneamente. Il mio compagno ,invece, era intento, con un certo timore, a lavarmi la faccia col "telefono" della vasca da bagno, a far andare giù le lenticchie (la mozzarella invece l'ho digerita) e a chiedermi se potevo rimettere nella tazza. Gli rispondevo con uno spruzzo di popò, alché mi faceva il bidet con lo scarico. Ho saputo che i miei conati sono stati apprezzati dalla vicina del piano di sopra. Praticamente ho tenuto un concerto da camera.

domenica 20 gennaio 2008

nostalgia? non proprio

Oggi vorrei parlare un po' a ruota libera. Partiamo dall'incubo di stanotte, che vedeva protagonista mia madre malata di tumore. La mia genitrice si è grattata e ha detto che era colpa del panzerotto che ho mangiato (buonissimo e mi sono sporcata solo poco poco); poi tanto per restare in tema siamo andati al cimitero a trovare i miei nonni. Al riguardo mi viene sempre in mente quel che ha detto una volta, una delle mie sorelle, sul fatto che mio nonno, morto 34 anni fa, sta avendo più fiori adesso che all'inizio della sua dipartita. Come contraddirla, stamane, è stato agghindato con garofani cinesi/giapponesi , insomma quelli piccoli, tutto questo perché giace nei pressi della tomba della fresca defunta di sua moglie, chiamata da tutti "la nonna", non semplicemente nonna, ma propria "la". Abitudini linguistiche. Il cimitero grande quanto un fazzoletto è popoloso più di fiori che di morti e mia madre l'ha eletto a sua ultima e futura dimora. Appunto registrato. Prima di uscire per il fazzoletto dei morti, ho fatto un giretto su un blog che visito di tanto in tanto sulla Calabria, dove ho visto antichi amici e poi più recenti falsi amici e un po' di nostalgia mi è venuta, per le estati del passato. Non mi mancano le sfacchinate, preferisco il mio modo attuale di passare le ferie (relax), ma quell'atmosfera dei campi, quelle amicizie che nascevano in fretta, l'idea di fare qualcosa di buono. Non mi sarei mai aspettata la fine anche dei rapporti. Vorrei tanto sapere la verità. Non quella che stanno sicuramente mettendo in giro laggiù, ma quella del LoRe e della Gatta dagli occhi azzurri. Non ho mai avuto intenzione di rovinare i loro piani. Mi fa piacere che poi la Gatta sia rimasta anche lei fregata. Chissà se un giorno mi dirà la verità. Tu lettrice, che in parte sai, la potresti convincere?

lunedì 14 gennaio 2008

zenzero

Ciao navigatori,
sono tornata, dopo qualche giorno di ferie e la gastroenterite (il regalo di mio padre) e sto sgranocchiando gli ultimi avanzi dei biscotti natalizi, cioè la scatola di latta è natalizia, ma i biscotti li trovate tutto l'anno all'Ikea, parlo di quelli allo zenzero. Io li chiamo biscotti drogati, perché il primo lo assaggi e pensi "tutto qui?", ma stai già allungando la mano nella scatola, e dopo poco ti ritrovi a discutere, se sei in compagnia, sul fatto che questi biscotti non sono un gran che, però non riesci proprio a spiegarti come mai li stai finendo tutti, in maniera compulsiva. Chi non li ha mai provati non può capire. Sto tergiversando, il mio lettore, vuole sapere tutto sulle festività natalizie trascorse, come se lui non fosse stato accanto a me, vabbé. E' stato un ping pong tra le case dei rispettivi genitori, tra banchetti e baccanali e l'inevitabile e imperdibile coro coca cola sul balcone, la notte del trentuno tra i fuochi d'artificio o erano spari tesi a farci fuori, a porre termine al nostro dolore, visto che più che un coro era un ululato disperato?mah.
A presto